
Sono passati solo undici anni da quel 12 novembre 2003, quando, nella strage di Nassiriya, un’esplosione distrusse un blindato in cui viaggiava anche un operatore civile marchigiano. Marco Beci aveva 43 anni e tre figli, l’ultima piccolissima, che lo aspettavano a Pergola. Si trovava quasi per caso nella base Maestrale. Aveva individuato la sede per l’ufficio con cui avrebbe gestito, per conto del ministero degli Esteri, i progetti di ricostruzione dell’ospedale e dell’acquedotto.
Ieri il teatro di Pergola ha ospitato la presentazione del libro “Morire a Nassiriya, Marco Beci, un italiano a servizio del mondo”, del giornalista Rai Vincenzo Varagona. Presente tutta la famiglia di Marco assieme a un pubblico numerosissimo. Ad organizzare l’appuntamento l’amministrazione comunale, che ha finanziato il volume nella data di conclusione degli eventi in ricordo del decennale della strage, e l’associazione onlus Marco Beci, con il patrocinio della Regione.
Un libro che vuole restituire memoria a un episodio, a un sacrificio, prendendo come esempio la figura di un uomo che ha dedicato la sua vita alle popolazioni messe in ginocchio dai grandi scenari di guerra. A ricordarlo, insieme a Varagona, il sindaco Francesco Baldelli e il governatore delle Marche Gian Mario Spacca.
Queste le parole del sindaco.
“È difficile e con l’emozione evidente negli occhi, dopo aver visto insieme a voi queste immagini e aver ascoltato le parole di alcuni brani tratti dal libro dedicato a Marco, portare il mio saluto personale e della Città. Al contempo è significativo poter accogliere qui, nel nostro Teatro, così tanti concittadini, tanti amici, tanti uomini dell’Arma dei Carabinieri e dell’Esercito, nel ricordo di Marco che ha donato la sua vita per la pace e la libertà dei popoli. Una manifestazione voluta dall’Amministrazione Comunale e dalla Città tutta, a conclusione delle iniziative che ricordano il decennale della strage di Nassiriya, strage compiuta in nome di quell’odio che non fa onore alla dignità umana.
Ecco perché è significativo ricordare Marco oggi, ricordarlo significa mantenere viva la Memoria che è una delle eredità più grandi che Marco, marito attento e amorevole padre di famiglia, ci lascia.
Infatti, la Memoria di un Popolo è un patrimonio che ne delinea il destino e che ci permette di realizzare, nel futuro, quelle speranze che il passato ha lasciato inadempiute.
È la promessa che Marco aveva fatto a se stesso.
In Iraq, una Terra martoriata e dilaniata dalla guerra, al fianco del contingente di pace dell’Esercito Italiano, Marco ha donato ciò che di più caro aveva: la Vita, gli Ideali e, con essi, il Dolore dei suoi Cari, nella speranza che, citando un pensiero caro a Pio XII, la stella della Pace si fermi sulla Società umana.
Ecco perché vi ringrazio, ringrazio i nostri concittadini, i tanti ospiti, gli uomini dei Carabinieri e dell’Esercito, le Istituzioni presenti, alcuni miei colleghi presenti in sala, il Governatore GianMario Spacca che ha voluto spontaneamente essere presente e presenziare alla presenziare alla presentazione del libro su Marco, perché tutti insieme Manteniamo viva la Memoria di Marco e del nostro Popolo. Perché Marco vive con noi in questa Speranza, la Speranza che la stella della Pace si fermi sulla Società umana.
“Beci – ha proseguito Spacca – vive nella memoria della sua comunità che stasera si è stretta intorno alla sua famiglia. Una memoria piena di emozione, ma anche di ferma volontà per proseguire l’opera di Marco nella attività di cooperazione internazionale al servizio della pace”.
Sono intervenuti anche amici e conoscenti di Marco che hanno ricordato le sua doti umane e intellettuali.
Per l’occasione, è arrivato da Roma il messaggio del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. “Mi rammarico di non partecipare alla presentazione del libro e desidero esprimere la mia vicinanza alla famiglia, ai parenti e agli amici. Marco aveva dedicato la propria vita ad aiutare gli altri, in contesti difficili, lontano dalla propria famiglia e dagli affetti. Lo vogliamo ricordare oggi – si legge nella lettera del ministro – come protagonista di un appassionato impegno civile, sullo sfondo dei valori profondi che hanno sempre ispirato la sua vita, dalla parte dei più deboli, mettendo al servizio del Paese la sua incessante dedizione, passione ed intelligenza. L’Italia e il ministro degli Esteri gli sono grati per il suo impegno”.
Nessuna risposta a “Pergola ricorda Marco Beci con un libro”