Un provvedimento della giunta regionale va ad attuare la legge n.1/2013 ‘Utilizzo terapeutico dei derivati della cannabis’.
Era da tre anni che si attendeva questa misura, per dare concretezza a quanto era stato stabilito in passato: il 20 giugno, finalmente, un decreto attuativo del consiglio regionale delle Marche ha sancito il definitivo via libera al provvedimento. Cosa cambierà ora?
Con questa norma si va a consentire l’utilizzo terapeutico della cannabis e dei suoi derivati; in sostanza, come già avviene in altre regioni italiane, sarà possibile accedere, esclusivamente per determinate patologie, all’utilizzo di farmaci cannabinoidi a carico del Sistema Sanitario Nazionale.
In pratica si mette in atto concretamente quanto stabilito dalla legge del 2013, che sanciva l’impiego di quella sostanza in ambito sanitario. Si parla ovviamente di cannabis lavorata per dar vita a farmaci che vengono già impiegati, con successo, in molti Paesi del mondo. Farmaci nati quindi tenendo in considerazione le qualità dei semi di canapa da utilizzare, in modo che risultino le più adatte possibili alla finalità medico-curativa.
Da oggi i malati affetti da alcune patologie potranno contare su un’arma in più per tentare di migliorare la propria condizione; nello specifico si parla di gestione del dolore cronico legato a malattie piuttosto gravi come: sclerosi multipla; dolore neurogeno; effetti indesiderati della chemioterapia; anoressia; effetti indesiderati nei pazienti oncologici o affetti da Aids; cura del glaucoma; riduzione dei movimenti involontari nella sindrome di Gilles de la Tourette.
Il ricorso ai farmaci a base di cannabis avverrà quando i trattamenti standard non avranno sortito gli effetti sperati; una risorsa in più per tutti i malati affetti da queste patologie che risiedono ovviamente nel territorio delle Marche. E non si tratta di numeri da poco.
L’iter per ottenere questi farmaci sarà piuttosto snello: un medico di base dovrà prescriverne l’utilizzo. Il paziente si dovrà quindi recare presso una delle farmacie del Ssr, unici centri autorizzati dalla regione a distribuire il farmaco.
Per quanto riguarda il distretto di Pesaro, l’erogazione sarà assicurata con le modalità previste dalla legge regionale di cui sopra tramite la rete di farmacie convenzionate con il Ssr, il cui elenco verrà aggiornato periodicamente.
Con l’approvazione di questa norma si vanno a implementare le possibili cure per tanti pazienti affetti da patologie gravi, aumentando il ventaglio di opportunità sul territorio; nuove prospettive anche per l’ospedale di Pergola, da tempo al centro di accesi dibattiti legati alla riorganizzazione della sanità locale ma che, ad oggi, è ancora una struttura ritenuta di eccellenza in tutta la provincia pesarese.
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