
Basta con il depotenziamento dei servizi sanitari di Pergola e della nostra provincia voluto dal Pd che guida la Regione Marche. Questa la richiesta del capogruppo di Pergola nel Cuore Antonio Baldelli che denuncia: “Il 23 dicembre, su una porta dell’ospedale di Pergola, veniva affisso un annuncio senza firma né data con cui di fatto si annunciava la definitiva chiusura del servizio di farmacia ospedaliera. Il foglio, che reca un numero telefonico di Urbino, avvisa gli utenti esterni che d’ora in poi ricette e piani terapeutici dovranno essere depositati in una cassetta delle lettere posta nel seminterrato dell’ospedale. Sì, avete capito bene: una cassetta delle lettere per le prescrizioni farmacologiche, come fossero biglietti augurali da inviare col servizio postale, senza alcun soggetto qualificato a riceverle nè riscontro di presa in carico. E per ritirare farmaci e presidi dietetici, pazienti o loro familiari, dovranno tornare le settimane successive presso il distretto sanitario, ma solo il martedì dalle 10.30 alle 13. Allucinante!”.
Baldelli, da sempre in prima linea in difesa dell’ospedale, già nell’aprile scorso aveva denunciato il primo tentativo, poi rientrato, di tagliare il servizio farmaceutico ospedaliero: “L’Asur aveva già cercato di sopprimere il servizio di farmacia ospedaliera ma aveva dovuto fare dietrofront. Ora però, con un colpo di mano assestato a Natale con la speranza che passasse inosservato, la regione ha inferto l’ennesimo taglio al nostro ospedale, incurante dei gravi disagi che porterà a numerosi pazienti”.
L’esponente di maggioranza spiega come la soppressione si ripercuoterà sui malati: “Il taglio causa enormi disagi a oltre 100 pazienti della Valcesano affetti da patologie gravi, rare o degenerative come la Sla ma anche oncologiche e cardiache, che abbisognano di medicinali di fascia H. Medicinali che, per caratteristiche farmacologiche o per motivi economici, non si trovano nelle altre farmacie ma solo in quelle ospedaliere. E così i malati, che ritiravano i loro medicinali di fascia “H” alla farmacia dell’ospedale , sono ora costretti, senza avere di fronte a sé un farmacista, a recarsi una prima volta al distretto sanitario per depositare la prescrizione medica in una cassetta e tornare una seconda volta, spesso una terza per ritirare i medicinali”.
Osserva amareggiato Baldelli: “Mentre Cuccaroni e Priori concordano col loro partito di riferimento, il Pd, comunicati stampa entusiastici in cui, nascondendo la verità, fanno intendere ai Pergolesi che l’ospedale viene potenziato, la regione, guidata dallo stesso Pd, continua imperterrita lo smantellamento del nostro nosocomio, sopprimendo altri servizi. D’altronde, tra le varie promesse annunciate sui giornali dal Pd-Pergolaunita e mai mantenute: ancora attendiamo la reintegrazione del personale del Punto di primo intervento tagliato da oltre un anno e mai restituito così come del Primario di e del personale del reparto di Chirurgia promesso da anni”.
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