
Si è chiuso domenica scorsa, con la gara “Pedavena – Croce d’Aune” in provincia di Belluno, il Campionato Italiano Velocità in Montagna.
Un campionato che racchiude al suo interno oltre 200 iscritti, suddivisi in varie categorie a seconda della cilindrata e del livello di elaborazione della vettura.
Nella classe E1 fino a 2000 centimetri cubici la lotta è stata serrata fino alla fine ed il pilota pergolese Ferdinando Cimarelli è riuscito a conquistare un titolo che all’inizio della stagione si mostrava arduo, sia in virtù della qualità degli avversari che per le performance della sua Alfa Romeo 156 D2, non ancora al top delle potenzialità.
Durante la primavera – estate appena trascorsi, tutti i weekend in cui non c’erano trasferte di gara sono stati impegnati da Cimarelli per continuare lo sviluppo dell’auto e, tra una delusione ed una soddisfazione nel provare assetti diversi, gomme più o meno prestazionali è riuscito nell’intento di affinare quel connubio auto-pilota assolutamente indispensabile per riuscire a trovare il feeling necessario a spingere la vettura al limite lungo le insidiose scalate montane e “mangiare” decimi di secondo all’inesorabile cronometro.
Il successo è arrivato proprio da queste motivazioni, poiché l’auto non ha ancora espresso tutta la sua potenza, ma il pilota ha iniziato a crederci sempre di più e la gara di Gubbio e la scalata del monte Terminillo hanno messo nel cassetto due importanti vittorie che sono risultate indispensabili per l’incameramento di punti e ridare fiducia al pilota.
Un pilota, ricordiamolo, che inizia la sua carriera negli anni ’80, come tanti altri piloti della Scuderia Catria, disputando gare di Autocross sul prestigioso e ancora rimpianto, circuito pergolese di Velocità su Terra.
Dopo la chiusura della struttura avvenuta a metà degli anni ’90, Cimarelli si è allontanato dalle competizioni per rientrarci nel 2004, quando al volante di un’Alfa Romeo 33 ha ricominciato ad annusare odore di benzina e macinare chilometri sugli avvincenti percorsi in salita sparsi su tutto il territorio nazionale.
Con la “33” ha conquistato il suo primo Titolo Italiano, per poi passare a un’Alfa Romeo 147, anche questa vincitrice, fino a dedicare gli ultimi 4 anni allo sviluppo della prestigiosa Alfa Romeo 156 D2, auto quest’ultima, prodotta in pochissimi esemplari dalla casa di Arese alla fine degli anni ’90 per sfidare le Mercedes e le Audi in territorio tedesco e ritrovando una seconda giovinezza tra le mani di Cimarelli.
Assolutamente soddisfatto il Presidente della Scuderia Catria Francesco Sabbatini, il quale sottolinea:
“In tempi difficili anche per le associazioni sportive senza scopo di lucro come la Scuderia Catria, un pilota che riporta alla Città di Pergola un Titolo Italiano ci riempie di gioia e ci ripaga dei tanti sacrifici che facciamo per portare avanti una realtà come la nostra che da 37 anni sfida i più grandi campioni italiani di automobilismo. Con la vittoria di Ferdinando andiamo a chiudere un campionato difficile ed incerto fino all’ultima gara. In merito al pilota debbo dire che ammiro, oltre alle sue doti di velocista, la grande passione che gli appartiene, contornata sempre da quel velo di riservatezza ed una sincera umiltà d’animo, doti queste indispensabili a mio parere per definirlo un campione completo sotto tutti gli aspetti. Ricordo a tutti gli appassionati che la stagione della Scuderia Catria non si è ancora conclusa. Rimangono da disputare due gare del Campionato Italiano ed Europeo Fiat 500 Abarth, una a Pergusa in Sicilia e l’ultima a Monza, le quali vedranno come protagonista il figlio di Ferdinando, Franco Cimarelli, il quale è ancora in lotta per la conquista dei titoli. Quindi non escludiamo che per la fine di ottobre possa arrivare qualche altro coronamento per la nostra Scuderia. Voglio ringraziare tutti i nostri soci, collaboratori, assistenti e tutti gli appassionati in genere, i quali con la loro fattività ed entusiasmo ci stimolano ad andare avanti.
Un ringraziamento di cuore all’Amministrazione Comunale di Pergola, la quale fin dal giorno del primo insediamento ci ha sostenuto moralmente ed incoraggiato nel perseguire i nostri obbiettivi. Il Sindaco Francesco Baldelli si è da subito dimostrato sensibile verso un’associazione come la nostra che accresce il prestigio della città di Pergola. Entro l’autunno trasferiremo la sede della Scuderia Catria nei locali concessi proprio dalla Giunta Baldelli, ciò significherà per noi un sensibile risparmio economico, indispensabile per continuare a sfidare il motor sport”.
Una risposta to “Ferdinando Cimarelli della Scuderia Catria sul tetto d’Italia”
25 settembre 2014
Francesco SabbatiniGrazie per l’aiuto che ci date nel diffondere le notizie e far conoscere al pubblico i nostri successi.
E scrivendo “nostri successi” intendo dire di tutti i pergolesi e non solo quelli della Scuderia Catria.