
L’Imu sui terreni agricoli proprio non va giù e il sindaco di Pergola Francesco Baldelli ha incaricato i legali del Comune di sollevare la questione di legittimità costituzionale del decreto Renzi che introduce la nuova tassa.
Al suo fianco esponenti della Cia e il presidente provinciale della Camera di Commercio Alberto Drudi, che sostengono la battaglia. Presente anche l’assessore del Comune di San Lorenzo Alessandro Fontana.
“Il Comune impugnerà di fronte al Tar del Lazio il decreto del governo appena sarà pubblicato e solleverà la questione di legittimità di fronte alla Corte Costituzionale. L’obiettivo è far sospendere, e poi cancellare per incostituzionalità, il decreto che impone l’Imu ai nostri agricoltori!” Baldelli è determinato. “I sindaci non sono gli esattori dello Stato. I Comuni non intendono pagare la campagna elettorale del governo che sta coprendo il bonus Irpef di 80 euro con gli aumenti dell’Imu e con gabelle varie. Il decreto di prossima emanazione, con il quale si sottopongono a tassazione Imu i terreni agricoli rappresenta un atto di lesione diretta nei confronti del mondo agricolo e delle amministrazioni comunali. I cittadini dovranno pagare di più mentre i Comuni avranno meno risorse.
I terreni non verranno tassati in base alla effettiva altezza ma a quella del palazzo municipale. Allucinante prevedere l’esenzione dall’Imu di un terreno agricolo in considerazione dell’altitudine in cui si trova il Municipio. Se è così metteremo i “trampoli” al Comune! Renzi dovrebbe capire che i terreni di solito non si trovano nella piazza centrale!” Nei Comuni dove l’altitudine del Municipio è fino a 280 metri i terreni dovranno pagare l’Imu. Pergola ha il Municipio a 260 metri slm. In quelli dove è fra 281 e 600 metri sono esentati solo i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali; l’esenzione rimane totale per quei comuni che hanno il Municipio posizionato da 601 metri in su. “Il decreto priva i Comuni della scelta di determinare le aliquote dell’imposta. Peraltro la previsione di un’imposta che si applica all’anno in corso, contenuta in una legge di giugno, desta più di una perplessità.
Le perplessità aumentano nel momento in cui il decreto di attuazione viene reso noto all’inizio di dicembre, alla conclusione dell’anno di imposta e nell’immediatezza della scadenza prevista per il pagamento. E il mini rinvio per tanti motivi andrà a penalizzare ancor di più comuni e agricoltori. Invito tutti i sindaci a sottoscrivere l’iniziativa”.
Ha poi preso la parola la presidente regionale Cia Mirella Gattari. “Contestiamo questo decreto. Il terreno è un bene strumentale, utilizzato per produrre, applicare una tassa significa disincentivare a investire”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore regionale Gianfranco Santi. “Il Comune di Pergola ha dimostrato ancora grande sensibilità verso il settore dell’agricoltura, ora le amministrazioni vicine lo seguano. Dobbiamo aiutare l’agricoltura, non tassare il terreno. Una tassa estesa a tutti, in provincia solo due sono i Comuni sopra i 600 metri”.
Ha proseguito Drudi. “Il governo continua a scaricare sui Comuni le proprie scelte e pretende la riscossione immediata”.
Ha concluso il presidente provinciale Cia Alessandro Taddei. “Siamo molto preoccupati. Parlano tutti di agroalimentare ma con questa Imu distruggono il settore”.
dal Corriere Adriatico
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